Il progetto “Lirica senza confini” nasce dalla
convinzione che la musica unisca i popoli e
costruisca legami fra persone con affinità spirituali valorizzando le
differenze di culture ed etnie.
La musica
lirica in particolare, prodotto tipicamente italiano per nascita e
diffusione,
è spesso nei sogni di giovani cantanti lirici di tutto il mondo. JULIANO FADIO
è uno di questi giovani.
Juliano è un
tenore di origine ivoriana, oggi studente del conservatorio di Terni.
Orfano
senza sostegno, è stato notato casualmente durante un concerto in Togo
da una
hostess, che ha deciso di aiutarlo, pagandogli il primo viaggio in
Italia e il
primo anno di studi presso il Conservatorio di Terni. Oggi il tenore
sta
emergendo in campo nazionale aiutato e incoraggiato dall’associazione HAMEF che
lo sostiene in tutto .
Juliano è
consapevole di essere un ragazzo fortunato e vuole condividere la sua
fortuna,
dando la possibilità a ragazzi africani in particolare, ivoriani che
vivono in
Africa di studiare e conoscere il canto lirico senza lasciae i propri
affetti.
Nasce,
perciò, il progetto sostenuto dalle associazioni HAMEF – ITALIANS IN THE WORLD
– CENTRO AIUTI PER L’ETIOPIA, che vuole istituire in Costa
D’Avorio la prima
scuola di canto lirico “Lirica senza confini”. Per quanto possa
sembrare
inusuale, la musica lirica è praticata in Costa d’Avorio, mancano però
strutture adatte e spesso i giovani talenti non hanno nessuna
possibilità di
esprimersi.
L’idea
origina all’esito di un felice incontro tra la Presidente
dell’Associazione
Onlus Hamef, in Napoli, Fatou Diako
e il Maestro Claudio Luongo da
Venafro
(Isernia), nell’intento condiviso di coinvolgere giovani talenti di
diversa
nazionalità, a cominciare dal tenore Juliano Fadio, secondo lo spirito
proprio
di una lirica senza confini.
L’occasione
del concerto è quella di favorire l’applicazione del progetto di una
costituenda scuola di lirica in Costa d’Avorio e mentre all’origine
veniva
intesa anche al fine di sponsorizzare in qualche modo il tenore Fadio
si è
trasformata ben presto, grazie all’entusiasmo dei Maestri Claudio
Luongo e Fabio Andreotti,
nella preparazione del presente evento esteso alla
partecipazione della giovane soprano coreana HYEWOO LEE e della giovane
pianista giapponese JUNKO MASHIMA.
Il tutto per
offrire un senso più ampio ed esaustivo della spazialità dell’arte,
della
musica, al di fuori dei più stretti confini del vivere ordinario.
Il progetto
in particolare vuole diffondere il messaggio, attraverso la libertà ma
contestualmente il rigore del suono, della necessità di assenza di
barriere, etniche,
linguistiche, di pensiero, all’interno di un mondo globalizzato ma
capace di
valorizzare le differenze e le competenze.
Certo la
musica lirica è altresì a radicare una cultura di nicchia di ideali e
sentimenti comuni ma i partecipanti di tale esperienza non sono tenuti
a
perdere la propria identità culturale, quanto piuttosto a comprenderla
e
arricchirla per ampliarne gli orizzonti.
Ora,
ulteriore e connesso messaggio riguarda l’elogio all’impegno, allo
studio, alla
dedizione, alla disciplina che ogni pratica musicale va a conoscere.
Dal canto
suo, l’Associazione Hamef si è sempre impegnata nell’ambito del campo
della
tutela dei deboli e dei loro diritti alla integrità e alla
integrazione, alla
salute, allo sviluppo della persona e della personalità secondo le
naturali
inclinazioni, all’istruzione e all’aspirazione di dignitose condizioni
di vita,
alla difesa di uno status e al perseguimento della legittima felicità e
della
collaborazioni con i terzi. Ulteriore obiettivo è la diffusione della
cultura
italiana nel mondo e di quella ivoriana all’estero. Quanto sembra
felicemente
realizzarsi nell’evento presente.
L’associazione “Italians in the world”,
oltre a sostenere il progetto, ha
istituito un premio riservato a musicisti italiani e stranieri
impegnati a
diffondere la cultura della lirica italiana nel mondo.
La direzione
artistica è stata affidata a Fabio Andreotti, Giovanni Campagnuolo e
Claudio
Luongo.
Il 27 maggio
2017, presso la sala dei Baroni del Castello Maschio Angioino di Napoli
si
terrà la prima edizione della manifestazione durante la quale saranno
premiati
il tenore ivoriano Juliano Fadio, il soprano coreana Hyewon Lee e la
pianista
giapponese Junko Mashima.
Ancora una
volta Napoli è protagonista di un evento di accoglienza e integrazione.
“Lirica
senza confini” in questo modo abbatte i muri dell’esclusione e
dell’indifferenza. L’immigrazione non è solo sofferenze umane prive di
speranze, bensì pragmatiche opportunità di sviluppo per i paesi di
origine. Il
ritorno rimane sempre una opzione aperta per cambiare il destino di
molti altri
e, nel contempo, diffondere culture diverse nel rispetto delle
diversità.
Il progetto
è stato condiviso in pieno anche dall’Associazione "Centro Aiuti per
l’Etiopia", associazione di volontariato Onlus che si occupa di
adozioni a
distanza, adozioni giuridiche e cooperazione internazionale. Essa lotta
contro
ogni forma di povertà in Etiopia, Eritrea e Sudan promuovendo
istruzione,
sviluppo e assistenza socio-sanitaria. Da più di 30 anni, il CAE opera,
in maniera
volontaria, a favore di migliaia di bambini che chiedono di poter
diventare a
tutti gli effetti titolari della vita. Il fine ultimo di tale
associazione è di
tradurre in modo concreto la solidarietà che viene dai tanti ‘amici’.
Negli
anni il Centro Aiuti per l’Etiopia ha realizzato scuole, ambulatori,
centri di
accoglienza per minori e disabili, ospedali, pozzi e refettori.
L’ultima
iniziativa intrapresa è la costruzione di una chiesa nella città di
Gimbi,
intitolata a San Pio da Pietrelcina.
È un progetto
ambizioso che viene ad affiancarsi al centro di accoglienza con la
stessa
intitolazione, ma che sicuramente, grazie all’aiuto di tante persone,
si
porterà a termine.
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